L'Ue, da un lato, fa finta di niente per non inimicarsi la Turchia, dall'altro sembra essersi rassegnata ad accogliere decine di migliaia di siriani in fuga dalla guerra.
Mentre i terroristi dello «Stato islamico» dell'Isis sono a 8 chilometri dal centro di Damasco, pronti a dare la spallata finale al regime laico di Assad e prossimi a perpetrare il genocidio di cristiani, alauiti e curdi, l'Unione Europea, da un lato, fa finta di niente per non inimicarsi la Turchia, dall'altro sembra essersi rassegnata ad accogliere decine di migliaia di siriani in fuga dalla guerra.
Da una guerra che è stata voluta nel 2012 da Unione Europea, Stati Uniti, Turchia, Qatar, Arabia Saudita e Kuwait, nel culmine del fervore per la menzogna mediatica della «Primavera araba», che ha disintegrato il territorio della Siria, posto fine ad uno Stato sovrano, provocato finora oltre 215.000 morti.
Il comportamento dell'Unione Europea non è solo ipocrita, ma è criminale. Perché dopo aver sostenuto non solo politicamente, ma anche finanziariamente e militarmente, una coalizione di terroristi islamici che hanno scatenato la sanguinosissima guerra civile, tra cui ci sono i Fratelli Musulmani, il Fronte Al Nusra (alleato di Al Qaeda, da cui è sorto prima lo «Stato islamico dell'Iraq» nel 2006, poi l'Isis nel 2013 e infine lo «Stato islamico» nel 2014), l'Esercito dei Mujahidin, il Fronte islamico, la Brigata Ahfad al Rasul (Discendenti di Maometto), ebbene l'Unione Europea continua a perseguire lo stesso obiettivo dei terroristi islamici, Isis compreso, ossia la caduta del regime laico di Assad. Ci rendiamo conto che, se oggi quest'Europa si divide sull'accoglienza di decine di migliaia di siriani, cosa accadrà quando diventeranno centinaia di migliaia e poi milioni, nel momento in cui l'Isis controllerà tutta la Siria e poi l'Iraq, con il proliferare delle teste mozzate e il fuggi fuggi generale?
La Turchia è lo specchio fedele dell'ipocrisia e del crimine. Erdogan è il grande burattinaio del terrorismo islamico dei tagliagole dell'Isis e dei taglialingue dei Fratelli Musulmani. Lo «Stato islamico» dell'Isis non potrebbe sopravvivere 24 ore senza la disponibilità della Turchia ad acquistare il suo greggio, a fornirgli armi e a far transitare decine di migliaia di terroristi islamici lungo la propria frontiera. Al tempo stesso la Turchia è diventata la roccaforte dei Fratelli Musulmani, ancor prima che venissero estromessi dal potere nel 2013 in Egitto, dove nacquero nel 1928. Ebbene, è un dato di fatto che non solo l'Unione Europea ma anche gli Stati Uniti, sono sottomessi alla strategia della Turchia. Che, da un lato, sostiene i terroristi islamici e obbliga i siriani a fuggire, dall'altro favorisce l'invasione della Grecia, il nemico storico, da parte di decine di migliaia di siriani a partire dalle proprie coste.
Quest'Europa ipocrita e criminale ha l'ultima opportunità per impedire la caduta di Damasco e la fine del regime laico di Assad. Solo un'aspirante suicida può continuare a sostenere e condividere la strategia dei terroristi islamici e favorire la propria invasione da parte di milioni di persone in fuga da Siria e Iraq. Svegliamoci!