In seguito all’arruolamento di un gran numero di Armeni nell’esercito russo, il governo dei “Giovani Turchi” ordina numerosi arresti all’interno delle comunità armene, cominciando da quella di Istanbul.
La scusa per iniziare una feroce persecuzione anticristiana: Armeni, ma anche Siri e Melchiti...
Cominciano le marce della morte, deportazioni verso il centro dell’Anatolia, che coinvolgono un milione e duecentomila persone, massacrate dalle milizie turche o sfinite dalle malattie o dalla fame. Il 24 aprile è il giorno in cui gli Armeni commemorano il genocidio del loro popolo.
E noi, con loro.
E noi, con loro.
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